martedì 12 ottobre 2010

"Scusi ha una 54?" - "No, le taglie arrivano fino alla 48" RAZZISMO LATENTE

A quanti è capitato? Certo, se pesate 70 kg e avete delle misure standard non avrete di questi problemi, ma ad uno come me, che è un pò in carne, anche se non eccessivamente, si trova a combattare questa sorta di razzismo latente, che viene celato dietro ad un limite di grandezza dei capi che ci accingiamo a comperare per i più svariati utilizzi e occasioni, una giacca, un cappotto, anche un semplice maglione.
In una società come la nostra, nella quale si combatte contro l'anoressia, come per esempio lo scandalo attuale delle modelle troppo magre, e si cerca di emancipare le donne "in carne" (io direi in salute) e poi ci troviamo di fronte a dei fatti così evidenti e nello stesso tempo taciuti e scontati, che viene da riflettere.
Se un capo arriva ad una taglia max di 52, questo ha un messaggio ben chiaro: " se sei grosso/a tu questo capo non lo vesti!" Vedete un' altra spiegazione? Come per esempio: "la stoffa a disposizione per la produzione in serie di questo capo è insufficiente, per cui ci limitiamo a taglie basse" oppure "i nostri stilisti non sono capaci di disegnare capi "large", o ancora "abbiamo poco spazio nei magazzini, e i capi "large" in quantità, occuperebbero troppo volume". Personalmente io non credo che le spiegazioni, o meglio, le giustificazioni siano queste, perchè se io ti dico mettimi in una busta di capacità 5/10 queste cose, vuol dire che ti do un limite da rispettare, è logico no?  Ah no aspetta, ci sono arrivato, magari dando un limite ai capi vogliono "subliminalmente" mandare un messaggio al popolo che essere troppo grassi fa male alla salute, e ma no, sarebbe sempre una forma di razzismo seppur "bonaria" ma sempre razzismo...allora?
Ma no aspetta, ma di che ci lamentiamo, tanto ci sono le taglie forti, si, costano di più, ma ci sono, allora chiediamo alla commessa: "scusi, le taglie forti?", lei intanto ti squadra, la classica commessa vestita di rosso, alta si e no 1.60 per 50kg, che è intenta a riordinare i capi, una volta averti squadrato ti dice: " in fondo a destra ci sono le taglie forti" (sembra che ti stia indicando la toilette), tu allora ti appropinqui "in fondo a destra", e trovi tutti gli emarginati in sovrappeso che allargano quella maglia per un'ipotetica prova, come a dire: "come mi starà?" O a volte vedi le povere mogli che danno un'occhiata a questi capi "in quaratena"; poi c'è una tristezza in quegli angoli bui dedicati alle taglie forti! Taglie forti, ammazza che bel nome, oh, più siamo ciacciotti e più siamo forti! Bhe, a momenti ne facciamo uno sponsor pubblicitario: "ingrassa e sarai più forte!" Non lo sanno manco loro come devono chiamarci!

PS. Con questo non voglio fomentare l'obesità, ci mancherebbe, sappiamo i problemi che crea quest'ultima, che poi diventa proprio un caso clinico, ma per renderci conto di come la società etichetti le persone, tutto qui.

- Denis

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